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- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

Cappella dell’Addolorata

Località:

Mondrago (Marano di Valpolicella)

Architettura:

Cappella - Ignoto - Arte Neoclassica (Neorinascimentale)

Scultura:

Scultura di Addolorata tecnica mista (Arte del Tessuto e altri materiali) - Ignoto - Arte Eclettica

Arti minori:

Arte Campanaria - Luigi Cavadini - Arte Neoclassica

Stile:

Arte Neoclassica (Neorinascimentale), Arte Eclettica, Arte Neoclassica

Artista:

Ignoti, Luigi Cavadini

Si trova a Mondrago (Marano di Valpolicella).

Piccola chiesa a pianta basilicale (aula unica), della parrocchia di Cerna, eretta dai locali nel 1860 che n’ebbero cura, facciata in semplici forme neorinascimentali in una sorta di ordine tuscanico (ordine dorico semplificato es. Arena di Verona) molto affine ai capitelli della Lessinia, dedicata alla Vergine come ricorda l’iscrizione dell’ingresso «D(eo) O(ptimo) M(aximo) PIISSIMAEQUE V(irgini) M(ariae) DICATUM A(nno) MDCCCLX» («a Dio Ottimo Massimo e alla Piissima Vergine Maria Dedicato nell’Anno 1860»).

Poco dopo il 1860, Angelo Marchesini di Cerna donò l’immagine dell’Addolorata ancora venerata nella nicchia di fondo, è in linea con gli eclettismi ‘800, Vergine dal consueto volto sereno, nonostante regga il cadavere del figlio, perché sa che sarà vincitore, ha un vestito finemente ricamato da fantasie dorate vegetali neogotiche che spiccano dal fondo scuro, è coronata e coperta da un gran velo bordato di pizzi, il tutto incorniciato da volute neobarocche chiuse dalla solita conchiglia di forma singolare (tendente ad una palmetta, troppo piatta perché sia veramente barocca), forse un tempo era posta sopra l’altare ligneo ora sostituito.

L’altare è chiuso da due balaustre lignee e da un piccolo deambulatorio (corridoio attorno all’altare, tipico dei luoghi di pellegrinaggio, per un ordinato flusso dei fedeli es. Chiesa del Santo a Padova).

Il Vescovo Bacilieri visitò la chiesa: «Abbiamo visitato nel giorno 19 Agosto 1907 l’oratorio pubblico di Maria S.S.ma Addolorata in contrada Mondrago; e dichiariamo di averlo trovato abbastanza in regola; quindi permettiamo che vi si celebri la Santa Messa. Ai fedeli della Contrada, che hanno cura del suddetto oratorio, di cuore benediciamo» (Documento vescovile, presso la chiesa). Nel 1955-1956 alla chiesa ormai piccola, su un lato s’aggiunge un ampliamento e la sagrestia.

Il concilio Vaticano II impose il sacerdote rivolto verso i fedeli e quindi la sostituzione dell’inadatto altare ligneo nel 1977 – 78 con l’attuale di pietra a spese dei fedeli, in quegli anni si ristrutturò l’edificio.

Nel campaniletto c’è una campana di «CAVADINI LUIGI FONDITORE IN VERONA» del 1862.

L’interno è degli anni 1990, con dettagli neotardorinascimentali, è da segnalare un crocefisso (‘800 – ‘900) La III domenica di settembre in memoria dell’Addolorata dove vi partecipano anche i paesi vicini, si celebra: messa, processione e nella serata la festa, fra piatti di buona cucina e divertimento.

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

Collana: Le contrade della Lessinia – Le contrade di Marano di Valpolicella – Coordinamento Maurizio Delibori (parte analizzata di Paolo Villa) – Ctg Lessinia – 2007