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- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

Villa romana in Valpolicella

Località:

Negrar

Pittura:

Mosaico - Arte Romana

Periodo:

Epoca romana

Stile:

Arte Romana

Artista:

Ignoto

Clima:

Collina

“In seguito a vari affioramenti di laterizi, intonaco dipinto e mosaici, nel 1887 fu scoperto, a m 1,25 di profondità, un tratto di mosaico pavimentale e, con la prosecuzione dello scavo, ne emersero almeno altri tre che furono acquistati dal Comune di Verona.

Parte del mosaico della sala da pranzo della villa. (Museo Archeologico Teatro Romano)
Scena teatrale relativa ad un mito greco probabil- mente Pelope, famoso e abile auriga, con la futura sposa Ippodamia (con il manto) e una donna in atto di supplica, forse la madre della sposa

In seguito al rinvenimento di un altro lacerto musivo, nel corso di lavori agricoli, nel 1922 fu condotto uno scavo da parte della Soprintendenza alle Antichità, che mise in luce nuovi ambienti pavimentati a mosaico. Nel 1975 lo sbancamento per l’edificazione di un’abitazione privata, in un’area adiacente, permise di individuare un’ulteriore ambiente con pavimentazione musiva.

Mosaici scoperti nelle varie stanze della villa
(foto Paolo Villa-ctg Lessinia)

Villa rustica, a carattere residenziale e produttivo di media età imperiale (III sec. d.C.), di cui fu esplorata solo una parte del settore residenziale (pars urbana), con la messa in luce di una grande sala rettangolare, affiancata da altri ambienti laterali e un lungo portico settentrionale. Tutti gli ambienti presentano una pavimentazione decorata a mosaico. Nella sala centrale vi erano cinque quadri figurati inseriti in riquadri geometrici: un emblema con una scena mitologica al centro, putti in veste d’auriga nei quattro riquadri laterali. I pavimenti degli altri ambienti presentavano invece pregevoli decorazioni geometriche. Sono stati rinvenuti anche numerosi lacerti di intonaco dipinto, varie monete tra cui un sesterzio di Lucio Vero (161-169 d.C.), un piccolo braccialetto, un anello e un ago da cucito in bronzo, un campanello e i piedi di una piccola figura in terracotta con tracce di doratura.”

I lavori alla villa non sono terminati e è certo che riserveranno ancora delle gradite scoperte.

Area della villa (foto Paolo Villa-ctg Lessinia)
Resti dell’ipocausto della villa (foto Paolo Villa-ctg Lessinia)

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

da: MiC – Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Vr, Ro, Vi.