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Oratorio di San Giorgio

Località:

Purano (Marano di Valpolicella)

Architettura:

Arte Neoclassica

Pittura:

Pala San Giorgio che abbatte il drago precedente 1699 - Arte Barocca

Arti minori:

Iscrizione 1410 - Ignoto - Arte Gotico Internazionale

Stile:

Arte Gotico Internazionale, Arte Barocca, Arte Neoclassica

Artista:

Ignoti

Si trova a Purano (Marano di Valpolicella).

Oratorio a pianta basilicale (aula unica), già edificato nel ‘400, nel lato nord cimitero esistente nel 1410; all’esterno un’epigrafe del 1410, riporta una charitas da distribuire ai poveri il giorno della festa del santo patrono, pari a sei quarte di frumento in forma di pane (circa 43 kg); se le persone tenute alla distribuzione (gli eredi di Franceschino da Marano) fossero mancate, avrebbe dovuto provvedere il Comune di Marano, la distribuzione è stata ripresa poco prima del 1999.

Foto: Gaetano Bonazzi (contorni Paolo Villa)

La visita del Vescovo Ermoleo Barbaro nel 1458, segnala San Giorgio come dipendente dalla parrocchia di Marano, di cui parroco ogni tanto vi celebra messa.

Nel ‘500 il Vescovo raccomanda l’imbiancatura e la manutenzione ordinaria.

Nel 1657 la visita pastorale nota un unico altare con portatile, la celebrazione della messa è nel giorno di San Giorgio con i paramenti della Parrocchia di Marano.

Purano diventa “quasi” parrocchia, forse grazie al cimitero più vicino di quello di Marano e per l’incremento demografico, così nel 1666 il Vescovo permette la messa nei giorni festivi solo a fine messa della parrocchiale di Marano, ma nell’ottobre del 1717 le messe ridiventano una rarità.

Parzialmente riedificato e quasi raddoppiato dai fedeli fra il 1717–38, corpo unico, facciata classicheggiante, più tozza di Santa Cristina, oggi è senza la decorazione architettonica originaria, infatti, le quattro lesene di ordine tuscanico superstiti ai lati dell’ingresso, sorreggono e si appoggiano su nulla, sopra finestra a semiarco, corpo unico, a nord sacrestia e campanile.

La visita Vescovile del 1764 riporta il permesso di tenere messa ogni domenica ed un sacerdote stipendiato dalla contrada.

Interno ad unica navata, con decorazione architettonica neoclassica dalle lesene a modo di peduccio (una rarità, donano maestosità senza occupare spazio a terra), d’ordine tuscanico (dorico semplificato es. Arena ed innumerevoli palazzi veneti) molto ricco di profili sovrapposti, abside quadrata dove sta l’altare marmoreo e la pala raffigurante San Giorgio che abbatte il drago, segnalata nel 1699. Nella nicchia a sud la statua di San Giovanni Nepomuceno, documentata dal 1764.

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

Foto: Gaetano Bonazzi per il Ctg Lessinia
Collana: Le contrade della Lessinia – Le contrade di Marano di Valpolicella – Coordinamento Maurizio Delibori (parte analizzata di Paolo Villa) – Ctg Lessinia – 2007