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- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

Giardino d’Europa

Località:

Ferrara di M. Baldo

Clima:

Alta montagna

Pederota bonarota

Famoso nei secoli scorsi come “Hortus Europae”, il Baldo venne percorso a partrire dal XVI sec. da illustri naturalisti e botanici (Calzolari, Pona, Pollini, Sèguier, ecc.) alla ricerca di rare specie medicinali, che lo descrissero in alcuni libri e resoconti di viaggio, divulgandone la conoscenza ed accrescendone la fama. Questa fama di ricchezza e rarità botanica del Monte Baldo è dovuta all’eccezionale varietà di ambienti e fasce vegetazionali presenti e dall’abbondanza, buona distribuzione e diversità delle specie floristiche presenti in esse, dalle pendici collinari del lago (ma anche degli altri versanti), verso le cime del Baldo poste sopra i duemila metri. Inoltre la particolare collocazione geografica del Monte Baldo ne fa un luogo di transizione botanico-vegetazionale tra il Mediterraneo e le Alpi. Gli studiosi considerano il M. Baldo come un massiccio di rifugio per la flora e la fauna in quanto durante le glaciazioni quaternarie parte del monte venne isolata dai ghiacciai del Benaco e dell’Adige causando una forte riduzione della flora Terziaria, con poche specie che riuscirono a sopravvivere a quote tra i 1000 ed i 1800 metri, in zone libere dai ghiacci. Questo isolamento ha permesso la formazione di nuove specie botaniche (speciazione). Ma sul Baldo è ospitata anche una flora xero-termica relitta, cioè tipica di un clima caldo-secco presente in epoche passate. Così il M. Baldo ospita specie rare ed endemiche di fiori, spesso denominate con l’aggettivo “baldensis” ad indicare che sono state rinvenute per la prima volta su questo monte, o che sono quasi esclusive di esso e delle montagne vicine dell’Insubria: Anemone baldensis, Sassifraga baldensis, Primula spectabilis, Carex baldensis, Campanula petrae, Callianthemum Kerneranum, Brassica baldense, Gipsophyla papillosa (queste tre ultime sono endemismi presenti solamente sul Baldo).

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti: