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- natura, cultura, arte e architettura della Montagna Veronese -

L’Età del Rame sul Monte Baldo

Località:

Baldo

Periodo:

Preistoria

Clima:

Mezza montagna

(dal 3.000 al 2.000 a.C.)

L’Eneolitico è il primo periodo preistorico dell’età dei Metalli corrispondente alla fase finale del Neolitico, caratterizzato da forti mutamenti culturali ed economici, poiché l’uomo scoprì che un particolare minerale, il rame, estratto dalla roccia, poteva essere fuso (1085°), colato in stampi e creare nuovi utensili accanto a quelli di pietra già in uso dal paleolitico anche se sempre più perfezionati.

Usato in Mesopotamia fin dal 9.000 a.C., il rame si diffuse più tardi in Iran e poi in Europa Balcanica e giunse in Italia verso la fine del IV millennio a.C. e determinò una profonda trasformazione nella società e nel sistema di sussistenza.

Si formarono i primi produttori e i traffici di oggetti metallici come pugnali triangolari, asce e perforatori favorendo scambi commerciali e culturali tra popolazioni diverse. Contemporaneamente, durante l’età del rame, si sviluppò l’arte di scolpire la pietra per formare stele e statue usando grossi blocchi di pietra. Una stele di circa 45X44cm non completa fu rinvenuta in un muretto a secco a Vigo Brentonico sul Baldo orientale nel 1971, forse proveniente da un altro insediamento antico e riutilizzata come pietra per la recinzione.

In zona furono ritrovati anche un lastrone scolpito in rilievo con una figura umana appena abbozzata, a cui manca parte della testa, con le braccia piegate ad angolo retto e le mani sul petto con un oggetto in rilievo. Stele simili sono state trovate in Lunigiana e in Val d’Aosta e si può dedurre l’esistenza di contatti della gente del posto con altri popoli.

Diventarono determinanti la scoperta della ruota e dell’aratro che permisero lo sfruttamento di spazi sempre più ampi per lo spostamento, la coltivazione della terra e dell’allevamento, ma si dedicarono anche alla transumanza stagionale nei siti montani più elevati del Baldo. Infatti, a Mandrom di Camp, grande riparo sotto roccia presso Malga Campo ai piedi del Molte Altissimo a 1632m furono trovati frammenti di ceramica, tracce di focolari, lame di pugnali in selce, una cuspide triangolare e numerosi resti di animali.

Si affermarono in questo periodo speciali rituali di sepolture e vennero usati come luoghi per i defunti le grotticelle e i ripari sotto roccia. Nei pressi di Brentonico furono trovate lame di pugnale in selce, forse appartenenti a corredi funebri dove il pugnale indicava il massimo simbolo di potere del defunto. Nella grotta del Colombo furono trovati resti di tre sepolture rannicchiate, a Peri in una piccola grotta in riva all’Adige un sepolcreto di tre individui e due pugnali di selce e a Molina un piccolo vaso tronco conico forse il corredo di una sepoltura di adolescente.

Nella zona del Baldo meridionale sul bordo della strada Caprino-Spiazzi in località Feniletto di Pazzon furono trovati alcuni strumenti litici e un frammento di vaso campaniforme. Sulla Rocca di Rivoli altri vasi di tradizione eneolitica. Di quest’epoca sembrano classificabili alcune tombe con scheletri trovati presso la chiesa di Malcesine. Restano da approfondire gli studi poiché spesso i siti furono distrutti nel corso di lavori edili e agricoli.

Caratteristiche principali

Altri aspetti caratterizzanti

Fonti:

da “Monte Baldo” CT.G. – Verona – A.A.V.V.